L’informatico e fisico americano Edward Fredkin, scomparso a giugno, ha lasciato un segno indelebile nella scienza. Il ricercatore ha dato un contributo significativo allo sviluppo dell’informatica e della fisica. Sosteneva che le leggi della fisica dell’universo sono il risultato di un algoritmo informatico. Recentemente questo approccio alla fisica è diventato sempre più popolare. “Ora è un’idea rispettabile”, ha detto Norman Margolus, un informatico canadese.
Seth Lloyd, un ingegnere del MIT, sostiene che per comprendere fenomeni della meccanica quantistica, la “teoria dell’universo digitale” di Fredkin potrebbe richiedere una transizione dalle regole computazionali classiche a quelle quantistiche. Questo approccio potrebbe aiutare a risolvere alcuni dei misteri più profondi della fisica, inclusa la teoria quantistica della gravità Secondo gli scienziati, se l’universo fosse davvero il risultato di un sistema a livello quantistico, potrebbe fornire indizi sugli aspetti ancora inesplorati della meccanica quantistica, aggiungendo così un nuovo capitolo alla storia della scienza.
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